Introduzione

La Direttiva Macchine 2006/42/CE (Marcatura CE, in conformità alla Direttiva Macchine 2006/42/CE | SSafety®) al RESS 1.4.1 prescrive che i ripari e i dispositivi di protezione devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Devono essere di costruzione robusta;
  • Devono essere fissati solidamente;
  • Non devono provocare pericoli supplementari (esempio: pericolo di taglio originato da uno spigolo vivo);
  • Non devono essere facilmente elusi o resi inefficaci.
    La norma di riferimento per la corretta progettazione, costruzione e selezione di ripari forniti per proteggere le persone dai pericoli meccanici è la UNI EN ISO 14120 (Sicurezza del macchinario – Ripari – Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili). Questa è una norma di tipo armonizzata e, pertanto, garantisce la presunzione di conformità ai RESS della Direttiva Macchine 2006/42/CE. Per poter valutare correttamente la resistenza agli urti di un riparo, la norma fornisce un metodo di prova oggettivo: la prova con pendolo.

Il metodo di prova con pendolo è descritto nell’appendice C della norma e può essere impiegato per verificare la resistenza dei ripari agli urti esterni alla zona pericolosa protetta ed interni alla zona di pericolo. La prova è concepita per i ripari di tipo verticale. Questa si basa sull’impatto di un “corpo” di tipo morbido (corpo umano) oppure di tipo duro (parte di una macchina) che impatta per effetto della gravità ed urta contro il riparo.

Principio della prova del pendolo e metodo di prova

Il metodo di prova con pendolo simula un impatto di un corpo contro il riparo. La norma impone che l’energia minima di impatto da utilizzare deve essere pari a 115J e che la massa da utilizzare deve essere pari a 90kg.

Metodo di verifica
Formula

Risultati della prova

Dopo la prova si devono valutare i danni riscontrati sul riparo o sul materiale.
I danni possono essere i seguenti:
a) cedimento/rigonfiamento (deformazione permanente senza fessure);
b) fessura incipiente (visibile solo su una superficie);
c) fessura passante (visibile da una superficie all’altra);
d) penetrazione (corpo duro o morbido che penetra il materiale);
e) finestra del riparo o materiale di riempimento allentati dal relativo fissaggio;
f) riparo allentato dal relativo supporto.
La prova risulta superata se:

  • le deformazioni o le fessure non eccedono i valori specificati per evitare danni;
  • non c’è penetrazione; e
  • non si osservano i danni di cui ai punti e) ed f).

Esempio di prova di impatto

Di seguito viene consigliata la visione del video che mostra i risultati di un test realizzati su un riparo modulare in rete.