La valutazione dei rischi di una macchina industriale è il processo mediante il quale vengono identificati i pericoli presenti durante il ciclo di vita di una macchina (trasporto, installazione, settaggio, utilizzo, manutenzione e demolizione), valutata l’entità dei rischi che i pericoli possono generare e determinato se le misure di sicurezza adottate (come i ripari e le barriere di sicurezza) sono sufficienti a eliminare i pericoli o a ridurre i rischi a livello accettabile. Secondo la norma UNI EN ISO 12100:2010, la valutazione e la riduzione dei rischi è un processo con il quale vengono:
stabiliti i limiti della macchinario industriale (ad esempio: l’uso previsto e l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile, le modalità di funzionamento della macchina, l’ambiente di utilizzo, lo spazio in cui viene installata la macchina, il livello di istruzione degli utilizzatori, l’interfaccia uomo macchina);
individuati i pericoli originati dalla macchina e le situazioni pericolose che ne derivano;
stimati i rischi (tenendo conto della gravità dell’eventuale lesione o danno alla salute e della probabilità che si verifichi);
valutati i rischi per stabilire se è richiesta una riduzione del rischio conformemente allo stato dell’arte;
eliminati i pericoli o ridotti i rischi che ne derivano, applicando le misure di protezione nell’ordine indicato:
eliminare o ridurre i rischi nella misura del possibile tramite una corretta progettazione della macchina,
adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati,
informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all’incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale. Per eseguire la valutazione dei rischi occorre, inoltre, stabilire quali siano i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicabili alla macchina industriale e per i quali dovranno essere adottate delle specifiche misure di sicurezza. Questi requisiti sono contenuti all’interno della direttiva macchine 2006/42/CE per le macchina di nuova costruzione (o macchine usate che hanno subito modifiche sostanziali) o del D. Lgs. 81/08 per le macchine in uso all’interno. La valutazione del rischio di un macchinario è sempre realizzata utilizzando le norme tecniche applicabili, perché traducono lo stato dell’arte (stadio dello sviluppo, raggiunto in un determinato momento, dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi e servizi basato su pertinenti scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali). Di seguito è riportato un elenco, non esaustivo, delle principali norme armonizzate che potrebbero essere coinvolte nel processo:
UNI EN ISO 12100 (Sicurezza del macchinario – Principi generali di progettazione – Valutazione del rischio e riduzione del rischio),
UNI EN ISO 13849-1 (Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi generali per la progettazione),
UNI EN ISO 13850 (Sicurezza del macchinario – Funzione di arresto di emergenza – Principi di progettazione),
UNI EN ISO 13851:2019 (Sicurezza del macchinario – Dispositivi di comando a due mani – Principi per la progettazione e la scelta),
UNI EN ISO 13855:2010 (Sicurezza del macchinario – Posizionamento dei mezzi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo umano),
UNI EN ISO 13857:2020 (Sicurezza del macchinario – Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori),
UNI EN ISO 14118 (Sicurezza del macchinario – Prevenzione dell’avviamento inatteso),
UNI EN ISO 14119 (Sicurezza del macchinario – Dispositivi di interblocco associati ai ripari – Principi di progettazione e di scelta),
UNI EN ISO 14120 (Sicurezza del macchinario – Ripari – Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili),
UNI EN ISO 4414 (Pneumatica – Regole generali e requisiti sicurezza per i sistemi e i loro componenti),
UNI EN ISO 10218-2 (Robot e attrezzature per robot – Requisiti di sicurezza per robot industriali – Parte 2: Sistemi ed integrazione di robot),
UNI EN ISO 11161 (Sicurezza del macchinario – Sistemi di fabbricazione integrati – Requisiti di base),
UNI EN ISO 7010 (Segni grafici – Colori e segnali di sicurezza – Segnali di sicurezza registrati),
CEI EN 60204-1 (Sicurezza del macchinario – equipaggiamento elettrico del macchinario).
SSafety è specializzata nella realizzazione della valutazione del rischio di macchine industriali, sia nuove, e quindi da marcare CE, sia usate e per le quali occorre determinare se il cliente deve implementare delle misure di riduzione dei rischi. Se necessario, SSafety può anche ingegnerizzare le soluzioni e coordinare le attività di installazione. Valutazione dei rischi di un macchinario usato (che non ha subito modifiche sostanziali) Gli articoli 70 (requisiti di sicurezza) e 71 (obblighi del datore di lavoro) del Testo Unico sulla Sicurezza dispongono che le attrezzature di lavoro, marcate CE o costruite in assenza di disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto (quindi costruite prima dell’obbligo di marcarle CE) devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza richiamati dal d.lgs. 81/08, contenuti negli allegati V e IV. Il datore di lavoro o il dirigente per la sicurezza ha quindi l’obbligo di verificare che la macchina sia conforme ai requisiti di sicurezza contenuti nel D. Lgs. 81/08. Se la macchina è conforme allora può essere utilizzata (messa a disposizione) dai lavoratori poiché non è affetta dai cosiddetti vizi palesi. Affidare le attività di valutazione e gestione dei rischi di una macchina alla SSafety permette di terzializzare e di scaricarsi completamente dalla problematica. Il cliente, quindi, è consapevole che deve fare delle attività sul suo parco macchine e che sarà seguito da un team di persone esperte e competenti che li pongono nella situazione di massima tranquillità. In prima battuta SSafety può realizzare la valutazione dei rischi. Questo permette al cliente di capire in che stato si trovano le proprie macchine. A seguire, SSafety può ingegnerizzare le soluzioni e coordinare le attività di risanamento.
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Mi chiamo Ines Bacco e sono l’amministratrice della ʺEquibox Marino s.r.l.ʺ di Eboli (SA). L’azienda utilizza macchine utensili per la lavorazione sia... Mostra tutto
Gentile Ines Bacco,La ringraziamo molto per queste sue parole e per aver condiviso la sua esperienza.La sua azienda è stata molto lungimirante nel voler valutare i rischi dei macchinari che utilizzate e nel realizzare i relativi adeguamenti. Non esiti a contattarci per qualsiasi ulteriore necessità o consulenza.Grazie ancora per la sua fiducia.Il team di SSafety